Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 14 gennaio 2010 Il Consiglio provinciale Premesso che da molti mesi, ormai, le segnalazioni di malfunzionamento, disservizi e fuoriuscita di liquami dalla discarica della Maza sono ricorrenti tanto che, difficilmente, è sostenibile la giustificazione che si tratta di episodi connessi a eccezionali condizioni meteorologiche (forti piogge, gelate, ecc.), che si ripetono rarissimamente, che non sono preoccupanti – tutte giustificazioni fin qui addotte in risposta a plurime interrogazioni presentate da consiglieri sia di opposizione che di maggioranza; esiste una fondata preoccupazione che il perdurare di questa situazione di malfunzionamento della discarica possa provocare sia danni ambientali – quali inquinamento della falda acquifera, del fiume Sarca e dello stesso lago di Garda – sia avere ricadute negative sull’economia turistica della zona gardesana; le soluzioni tecniche fin qui adottate sono consistite, per lo più, in misure tampone per fronteggiare una improvvisa emergenza (come l’ultimo intervento della protezione civile, alla vigilia di Natale) senza affrontare i problemi strutturali e quindi senza fornire garanzie di corretto funzionamento destinate a protrarsi per tutto il tempo di operatività della discarica; appare invece evidente che il problema può essere risolto solo con interventi consistenti per la captazione delle acque reflue e percolato, per adottare tutte le misure necessarie per abbattere gli odori provocati dal naturale processo di decomposizione dei rifiuti; Considerato che l’intervento di risanamento assume oggettivamente carattere di estrema urgenza sotto diversi profili sia di carattere ambientale, sia di carattere sanitario, sia di carattere economico Impegna la Giunta provinciale - ad adottare con carattere d’urgenza un pacchetto di misure straordinarie per assicurare una gestione della discarica della Maza tale da garantire nel tempo – e a prescindere da sempre possibili e ormai frequenti fenomeni atmosferici di rilevante consistenza – che emissioni odorose moleste ed insopportabili e fuoriuscita di liquami e percolato non abbiano più a verificarsi. - A valutare l’opportunità di chiudere l’impianto per consentire maggior rapidità per il completamento delle opere di messa in sicurezza dell’impianto, dirottando altrove i rifiuti ora conferiti alla discarica della Maza. Cons. Roberto Bombarda |
ROBERTO
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